1 developer su 2 crede che l’intelligenza artificiale non gli ruberà il lavoro
Da Codemotion fanno sapere che “avremo sempre bisogno dell’intelligenza degli sviluppatori per creare un vero software”.
L’intelligenza artificiale si sta espandendo a macchia d’olio in tutto il mondo. I suoi effetti sono ora tangibili in diversi settori, tra cui quello dello sviluppo di software.
La maggior parte (60%) dei developer già utilizza strumenti di intelligenza artificiale per alcuni compiti. Gli strumenti preferiti sembrano essere ChatGPT (52,1%) e GitHub Copilot (37%).
A rivelarlo è uno studio realizzato da Codemotion tra la sua community. Stando alla ricerca, gli sviluppatori non sarebbero preoccupati per un possibile impatto dell’IA sulle loro attuali mansioni, ovvero non avvertono il progresso di questa tecnologia come una minaccia.
Il 46% dei developer ritiene che i nuovi strumenti di IA non potranno sostituirli. Tra quelli che, invece, credono in un impatto considerevole, il 12,2% è convinto avverrà presto. Il 22,2% crede che sarà necessario un periodo di almeno 5-10 anni e il 19,6% crede che serviranno oltre 10 anni.
I vantaggi associati all’IA sono il risparmio di tempo (42,4%), l’addio alle mansioni ripetitive (23,8%) e l’incremento della produttività (20%), questi anche considerando alcuni aspetti negativi come il basso livello di qualità o di esattezza o la mancanza di creatività.
In tal senso, Codemotions dice che “l’intelligenza artificiale è tanto intelligente quanto la persona che la utilizza e funziona come un’estensione dei programmatori che può aiutarli a essere più produttivi”.
“La IA farà parte del processo di coding”, afferma Chiara Russo, CEO di Codemotion, “ma mai andrà a sostituire la persona, avremo sempre bisogno dell’intelligenza del developer per creare un software reale”.