1 impresa su 40 subisce attacchi ransomware ogni settimana
Commercianti al dettaglio, all’ingrosso, distributori, settore pubblico e settore difesa sono i principali bersagli dell’aumento degli attacchi informatici.
Il fenomeno ransomware è più attivo che mai. La media di imprese colpite da malware in grado di prendere il controllo di computer e criptare dati è aumentata del 59% nel solo secondo trimestre di quest’anno.
Secondo i dati di Check Point, ora la media settimanale si colloca intorno a 1 impresa ogni 40 rispetto alla proporzione dello stesso trimestre del 2021, stimata a 1 ogni 64.
Nel caso europeo, la stima si attesta a 1 impresa ogni 66. Il Vecchio Continente è l’unica regione di quelle analizzate che ha registrato una decrescita nel numero di imprese colpite da ransomware.
Inoltre, il numero di attacchi informatici globali è aumentato del 32% nel secondo trimestre di questo 2022, arrivando al picco di 1.200. Il numero più alto di attacchi è stato registrato in Africa dove sono stati superati i 1.700 attacchi per entità, mentre in Europa la cifra si è fermata a 963.
Commercianti al dettaglio e all’ingrosso sono le categorie che hanno registrato l’incremento maggiore di attacchi ransomware (182%), seguiti da distributori (143%), con ultimi settore pubblico e difesa (135%).
“Gli attacchi ransomware non mostrano segni di decelerazione”, spiega Eusebio Nieva, direttore tecnico di Check Point Software per Spagna e Portogallo.
“I criminali informatici stanno sfruttando a loro vantaggio l’ampia superficie di impatto del lavoro a distanza e della didattica a distanza”, spiega. “La guerra tra Ucraina e Russia è un altro fattore che alimenta la tendenza. Infine, l’inclinazione delle imprese a esaudire le richieste del ransomware per proteggere i propri clienti ha dimostrato che è un business incredibilmente lucrativo”.
In questo modo, abbiamo potuto constatare che i criminali informatici continuano a investire risorse per intaccare le istituzioni sanitarie”, segnala Nieva.