Allenza di IBM con Rapidus per sviluppare tecnologia chip a 2 nanometri
Il presidente e direttore esecutivo di Rapidus considera l’accordo con IBM “un contributo al benessere dell’umanità”.
Il futuro della tecnologia per la produzione di microchip fa un altro passo avanti in casa IBM, soprattutto dopo l’accordo siglato con la società giapponese Rapidus.
Frutto di questa collaborazione sarà la nuova generazione di chip con tecnologia a 2 nanometri, che inizieranno a essere prodotti massivamente con tutta probabilità dal 2025. Si tratta di un accordo che era stato già annunciato nel 2021 con l’obiettivo di dare vita a processori con nuova architettura in grado di fornire un rendimento del 45% superiore agli attuali con un consumo energetico del 75% inferiore rispetto ai chip più avanzati dell’attuale tecnologia a 7 nanometri.
Con l’accordo, IBM garantisce “una catena di fornitura globale e geograficamente equilibrata di semiconduttori avanzati, costruita tramite un ecosistema ricco di imprese e nazioni con idee simili”, secondo il comunicato della stessa società americana.
Dal canto suo, Rapidus pianifica diverse strategie per quando nel 2025 si dovrebbe iniziare la produzione su larga scala, con speciale attenzione all’automatizzazione e all’efficienza, così da garantire la velocità di commercializzazione e la concorrenzialità di questi futuri e rivoluzionari chip di 2 nanometri.
Atsuyoshi Koike, presidente e direttore esecutivo di Rapidus, ha dichiarato di essere pienamente fiducioso nella partnership siglata con IBM visto che rappresenterà “un contributo per il benessere dell’umanità grazie a semiconduttori logici e avanzati prodotti con tecnologie sviluppate insieme a IBM”.