Anonymous: hackerato l’ente per le telecomunicazioni russo Roskomnadzor
Il gruppo Anonymous fa sapere di aver hackerato l’agenzia federale russa Roskomnadzor la scorsa settimana e di aver trafugato 360.000 file (800 GB).
Il gruppo hacker di Anonymous continua la propria auto-dichiarata guerra contro la Russia e nella loro ultima impresa a finire nel mirino degli attacchi informatici è stato proprio l’ente russo per le telecomunicazioni.
L’ente in questione è il Roskomnadzor, chiamato a monitorare le telecomunicazioni e nell’ultimo periodo responsabile di molte rappresaglie che Mosca ha scagliato contro servizi e piattaforme tecnologiche stranieri, tra cui il blocco di Twitter, Facebook e Instagram.
È bene ricordare che il Roskomnadzor di recente aveva proceduto a bloccare Facebook dopo che la piattaforma aveva limitato l’accesso nell’Unione Europea ai mezzi di comunicazione di stato russi RT e Sputnik.
Attacco hacker a Roskomnadzor
La scorsa settimana Anonymous era riuscito ad appropriarsi di alcuni canali della tv di stato russa per mandare in onda filmati sull’invasione ucraina ai cittadini rimasti ignari sulla situazione.
Il gruppo di hacker ha confermato di essere riuscito a prendere il controllo dei canali tv di Russia 24, Channel One e Moscow 24 per far vedere l’atroce realtà dell’invasione ai danni del Paese confinante e di aver hackerato anche i servizi di streaming Wink e Ivi.
Solo alcuni giorni dopo l’avvenimento, Anonymous ha comunicato di essere riuscito a “penetrare con successo nel database di Roskomnadzor, l’agenzia esecutiva della Federazione russa responsabile per il monitoraggio, controllo e la censura dei mezzi di informazione #russi, e di averne sottratto dei documenti”.
Il canale di YouTube specializzato in cibersicurezza Seytonic ha spiegato che il gruppo di hacker ha poi postato 800 GB di dati sul sito di DDOS (distributed denial of secrets).
I dati trafugati comprendevano anche foto scattate durante le ultime feste aziendali presso la stessa Roskomnadzor del 23 febbraio, il giorno prima dell’invasione in Ucraina, mentre altri file sono ancora più recenti e risalgono giusto al 5 marzo 2022.
Seytonic ha rivelato che una delle foto ritrae chiaramente la bandiera di Roskomnadzor sullo sfondo.
Il motivo dietro l’attacco hacker alla Roskomnadzor è chiaro. L’agenzia ha infatti introdotto di recente una serie di misure di censura, tra cui figura un disegno di legge, firmato poi dal Presidente Putin la scorsa settimana per la trasformazione in legge, che proibisce la pubblicazione di “notizie notoriamente false” sull’esercito russo e le relative operazioni militari.
Stando a quanto detta la legge, sarà impossibile ora per le organizzazioni di stampa e per le agenzie di informazione poter descrivere con precisione gli avvenimenti dentro e fuori la Russia.
La legge russa contro le presunte “Fake news” ha costretto varie emittenti estere come BBC, CNN e RAI a interrompere la corrispondenza dal Paese poiché i trasgressori potrebbero subire pene fino a 15 anni di galera.
La guerra di Anonymous
Il gruppo hacker ha proclamato guerra al governo di Vladimir Putin in risposta all’invasione russa dell’Ucraina, iniziata lo scorso 24 febbraio.
Oltre all’attacco informatico alle televisioni, il gruppo ha preso di mira anche diversi siti internet dello stato centrale, tra cui quello della Duma di Stato e il sito della rete televisiva internazionale sotto il controllo governativo RT.
Anonymous ha anche reso noto di aver “interrotto le comunicazioni” con l’agenzia spaziale russa per cui Mosca ha perso il controllo dei propri satelliti spia.
Tuttavia, il Direttore Generale di Roscosmos, Dmitry Olegovich, ha negato l’accaduto e ha definito il gruppo di hacker “futili imbroglioni”.
Più di recente, Anonymous in un tweet affermava di aver mandato in down i seguenti siti russi:
– Mosca
– FSB
– Centro analitico del Governo della Federazione Russa
– Ministero dello Sport della Federazione Russa