Apple rimane il principale compratore di semiconduttori
La transizione verso processori propri ne ha ridotto le spese, ma continua a essere il principale acquirente annuale davanti a Samsung Electronics.
La spesa in semiconduttori è aumentata dell’1,1% nel 2022, superando la soglia dei 600 miliardi di dollari, anche se a questo miglioramento non hanno contribuito solo i dieci principali acquirenti.
La top 10 dei compratori ha, infatti, visto una riduzione della spesa pari al 7,6%. Si tratta di produttori di dispositivi originali come cellulari e pc, che rappresentano oltre un terzo del mercato complessivo (37,2%).
Apple e Samsung Electronics occupano le prime due posizioni del ranking. Apple è prima per il quarto anno di fila, con oltre 67 miliardi di dollari in spesa, anche se il dato certifica un 2,6% dell’investimento nel settore. Nel segmento MPU, ad esempio, la spesa è crollata dell’11,7% rispetto al 2021 per via della transizione di Apple verso processori progettati a livello interno.
Al secondo posto troviamo Samsung Electronics, con oltre 46 miliardi di dollari. In questo caso, il miglioramento è stato del 2,2%. Samsung è l’unica società della top 10 con un’evoluzione positiva insieme a Sony, che sale alla nona posizione grazie all’interesse generalizzato verso la PlayStation 5.
A livello generale, i problemi economici diffusi hanno indebolito i dispositivi e questo, a sua volta, ha coinvolto la produzione e l’acquisto di semiconduttori. “Un forte calo nella domanda di pc e telefoni da parte dei consumatori ha impedito ai principali produttori di aumentare la produzione e la consegna di unità”, conferma Masatsune Yamaji, direttore di analisi di mercato senior per Gartner, la società che ha pubblicato lo studio.
“La politica zero Covid in Cina ha poi contribuito alla grave insufficienza di materiali, con relative interruzioni a breve termine nelle catene di fornitura di prodotti elettronici”, aggiunge.
“Una duratura situazione di insufficienti semiconduttori i mercati chiave come automotive, reti ed elettronica industriale ha fatto salite i prezzi di vendita medi di chip e ha accelerato la crescita dei ricavi per semiconduttori in questi mercati”, continua a spiegare Yamaji. “Come conseguenza, questi fattori hanno fatto sì che i principali produttori di elettronica riducessero il proprio investimento in semiconduttori nel 2022 rispetto al 2021”.