Broadcom riceve il via libera per l’acquisizione di VMware
L’accordo di acquisizione, stimato per 61 miliardi di dollari, era stato annunciato nel maggio dello scorso anno.
La procedura di acquisizione di VMware vede la luce in fondo al tunnel. Broadcom ha già ricevuto le autorizzazioni necessarie per rilevare gli asset della società e finalizzare l’acquisizione oggi stesso.
Broadcom ha spiegato di possedere l’autorizzazione legale per rendere legale la fusione in Unione Europea, Regno Unito, Canada, Brasile, Australia, Cina, Corea del Sud e Sudafrica, tra i vari stati.
A questo si somma poi l’autorizzazione per il controllo degli investimenti esteri in diverse giurisdizioni.
Da Broadcom aggiungono poi che non sussistono impedimenti legali alla finalizzazione dell’accordo ai sensi della normativa americana.
L’accordo con VMware era stato annunciato nel maggio dello scorso anno e il prezzo fissato per l’operazione era 61 miliardi di dollari, cifra che Broadcom aveva accettato di pagare tra contanti e azioni.
Il valore di mercato della società acquisita, al momento in cui ci era iniziato a vociferare della possibile operazione commerciale, superava di poco i 40 miliardi di dollari.
Dell Technologies, dopo l’acquisizione di EMC nel 2016, deteneva l’81% della proprietà di VMware. In quel caso, l’operazione era stata chiusa a 67 miliardi di dollari, di cui 29 miliardi per la parte di VMware.