Consigli per prevenire le minacce informatiche
Malware, phishing, ransomware… sono solo alcune delle minacce informatiche a cui siamo esposti e che si possono prevenire con alcuni accorgimenti di sicurezza.
Qualche giorno fa si è tenuto a Madrid il summit della NATO. Nel contesto che ci circonda, è bene trattare un tema che negli ultimi tempi ha visto la propria portata intensificarsi e crescere: minacce informatiche e sicurezza.
Oltre agli enti pubblici e alle amministrazioni, anche le grandi imprese, il settore industriale e finanziario, le infrastrutture strategiche, la produzione e distribuzione di energia e i mezzi di comunicazioni possono entrare nel mirino di possibili attacchi, per cui è bene ripassare alcune misure di sicurezza che possono essere facilmente adottate per ridurre al minimo i rischi.
Ransomware
Per evitare o minimizzare i danni in caso di ransomware, ossia un attacco che punta a sequestrare dati e a chiedere un riscatto per sbloccarli, i consigli essenziali sono:
– Eseguire copie di backup periodiche
– Tenere costantemente aggiornati software e firmware, anche mediante patch
– Monitorare i server, soprattutto in caso di nuovi account o account non riconosciuti
– Disattivare punti di accesso remoto non utilizzati e controllare gli accessi remoti
– Adottare sistemi di autenticazione a doppio fattore
– Utilizzare password sicure e forti
Phishing
Per contrastare questo tipo di minaccia informatica, per cui spesso il cibercriminale si fa passare per una pagina web di un servizio di fiducia (spesso una banca ad esempio) con l’intento di ottenere informazioni con cui entrare in possesso del conto corrente, i consigli sono i seguenti:
– Prestare massima attenzione alle mail che provengono da destinatari sospetti e che non sono conosciuto
– Prestare massima attenzione dove e a chi si trasmettono i propri dati personali
– Non scaricare file da fonti sospette
Malware
Tra gli ultimi degli attacchi con malware troviamo i cosiddetti wiper che cancellano i dati in modo completo e irreversibile. In questi casi, l’obiettivo è quello di indurre l’utente a collaborare senza che conosca cosa si nasconda dietro la sua azione. Questa collaborazione può essere anche minima, come fare clic su un link o scaricare un allegato, per cui si raccomanda di diffidare da link o allegati arrivati via mail da fonti sospette e non conosciute.