Crescita, tecnologia e forza lavoro – le tre priorità dei CEO

Il 57% degli amministratori delegati ha intenzione di aumentare gli investimenti legati a persone e cultura aziendale.

Gli amministratori delegati hanno chiare le proprie priorità per questo 2024 e per il prossimo 2025. Crescita e tecnologia sono, insieme alla forza lavoro, le grandi aree di intervento.

La parte del personale occupa la terza posizione e è doveroso puntualizzare che perde forza rispetto agli scorsi sondaggi. Secondo la società di consulenza Gartner, il 57% dei CEO ha intenzione di aumentare gli investimenti in persone e cultura aziendale. L’anno precedente la percentuale si collocava al 69%, mentre diminuiscono anche quelli che intendono investire maggiormente in assunzioni, passando da 54% del 2023 al 49% di ora.

“L’accento dei CEO su strategia di crescita e ruolo della tecnologia, soprattutto l’intelligenza artificiale, a supporto proprio della crescita, sta facendo calare l’attenzione sulla forza lavoro”, spiega Alexander Kirss, direttore senior della divisione Risorse Umane di Gartner.

“L’86% dei CEO intervistati ha dichiarato di voler utilizzare l’intelligenza artificiale per aiutare a mantenere o aumentare le entrate dell’azienda”, commenta, “e il 56% stima un miglioramento della produttività intorno all’11% grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa nell’arco dei prossimi 2 anni”.

Per cambiare la prospettiva sulla forza lavoro, la società di consulenza consiglia ai responsabili di risorse umane, o CHRO, di collaborare con i CEO per mettere ben a fuoco le priorità dei talenti attuali, studiando le ipotesi formulate e monitorando le tendenze emergenti per aiutare la propria azienda a ottenere un vantaggio concorrenziale. Allo stesso tempo, andrebbe poi analizzato il livello di preparazione e rilevare eventuali barriere di implementazione.

La missione dei CHRO è anche quella di indirizzare i CEO a interfacciarsi con l’intera azienda su eventuali opportunità e discutere delle priorità come team attorno alla direzione esecutiva e favorendo lo scambio di idee in modo regolare, con riunioni generali o con note interne e prassi di gestione del rendimento.

“Spesso, i CEO hanno una visione generale del talento, ma viene loro difficile condensare queste opinioni in un insieme di priorità di talento fattibili”, commenta Kirss.

“I CHRO che riescono a trasformare con successo queste visioni in realtà operative diventano un asset indispensabile del piano strategico dell’azienda e consolidano il proprio ruolo di fiducia al lato dei CEO”.