Effetto 2038: sarà forse il nuovo Effetto 2000?

Sistemi e programmi basati sul linguaggio di programmazione C, con contatore di tempo di 32 bit, smetteranno di interpretare correttamente le date a partire dal 19 gennaio 2038.
L’Effetto 2000 e la paura che il mondo rimanesse paralizzato dallo scatenarsi di una moltitudine di problemi informatici potrebbe avere una replica relativamente presto.
C’è chi punta già all’Effetto 2038 e alla possibilità che, entro tredici anni, si producano errori nei sistemi digitali.
L’origine di questa preoccupazione risiede nel fatto che esistono molti programmi e sistemi operativi basati sul linguaggio di programmazione C con un contatore di tempo basato su 32 bit. La loro massima capacità di conteggio sarà raggiunta nel 2038, precisamente il giorno 19 gennaio.
Così avvertono dall’Università di Design, Innovazione e Tecnologia (UDIT) in coincidenza con la celebrazione del Giorno Internazionale della Matematica.
“Se non si corregge prima di quel giorno, questi sistemi a 32 bit smetteranno di interpretare correttamente le date”, avvertono, “il che potrebbe influire su infrastrutture critiche, dai servizi finanziari ai dispositivi elettronici e alle reti di telecomunicazioni”.
La coordinatrice dell’area di tecnologia di UDIT, Sandra Garrido, spiega che il problema è legato al sistema di tempo Unix.
“Il tempo Unix è un sistema di riferimento che misura il tempo in modo continuo mediante un contatore di 32 bit, che memorizza i secondi trascorsi dal 1° gennaio 1970”, risale questa esperta.
“Anche se è stato uno standard per decenni, la sua capacità di archiviazione è limitata a 2.147.483.647 secondi da quel punto di inizio”, dettaglia, “il che equivale a circa 78 anni”.
E, “anche se l’hardware e i sistemi si sono evoluti, molti dispositivi basati su Unix, come quelli che operano sotto macOS”, sottolinea, “continuano a utilizzare questa struttura”.
“Questo significa che, il 19 gennaio 2038, il contatore raggiungerà il suo limite riavviandosi”, riassume Garrido, “per cui molti sistemi potrebbero interpretare la data erroneamente come il 13 dicembre 1901, provocando ogni tipo di errore”.
La soluzione per evitare il caos tecnologico è matematica, includendo concetti come l’aritmetica modulare e la teoria della rappresentazione numerica.
Per esempio, si potrebbe porre fine all’Effetto 2038 prima che iniziasse migrando i dispositivi ad architetture a 64 bit, capaci di memorizzare 9.223.372.036.854.775.807 secondi.
“Questa transizione non è solo un cambio di hardware”, sottolinea Sandra Garrido, “ma richiede una riprogettazione profonda degli algoritmi che gestiscono il tempo nei sistemi operativi e nel software critico”.