EMEA, la regione più colpita da attacchi DDoS
Spodestati gli Stati Uniti secondo i dati di Akamai. Il primato risultato dell’attuale situazione geopolitica.
EMEA, la regione composta da Europa, Medio Oriente e Africa, si aggiudica il primato per area più colpita da attacchi DDoS.
A rivelarlo è il rapporto a cura di Akamai Technologies “A Year in Review: A Look at 2023’s Cyber Trends and What’s to Come”.
Quanto emerso è strettamente legato alle circostanze geopolitiche attuali: gli esperti credono che nei prossimi mesi la situazione dovrebbe rimanere sostanzialmente immutata, il che provocherà interruzioni nelle operazioni delle imprese e, quindi, perdite economiche.
Gli attacchi DDoS si mescolano poi a tecniche ransomware e a vulnerabilità Zero Day su applicazioni web per dare vita a un’estorsione triplice.
In territorio EMEA, gli attacchi web e con bot risultano fruttiferi. Il commercio concentra la metà dell’intera attività di bot ingannevoli registrata ed è uno dei bersagli preferiti di attacchi a applicazioni web e API.
“Il fatto che l’EMEA abbia spodestato gli Stati Uniti come regione con più attacchi informatici di varia natura a settori e categorie, e nella fattispecie DDoS, non è poi così sorprendente visto che molti degli aggressori sono gli stessi paesi o relativi simpatizzanti”, commenta Richard Meeus, direttore di Tecnologia e Strategia di Sicurezza per Akamai.
“Le imprese devono aumentare efficacia e sforzi per proteggersi seguendo le pratiche raccomandate dai coordinamenti operativi e informatici e devono adottare un approccio proattivo. In questo modo, potranno stare sempre un passo avanti e proteggersi anche nel 2024”.