Facebook e YouTube rimuovono il video deepfake di Zelensky

Forse un colpo basso architettato da Putin? Le piattaforme tecnologiche rimuovono il video deepfake dove il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia l’appello alla resa.

Facebook e YouTube hanno reagito in fretta, rimuovendo il video deepfake del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

La CNN riporta che il video era stato diffuso online mercoledì. Nel video, Zelensky si trovava dietro il podio della presidenza e, sia su di questo sia sullo sfondo, veniva riportato lo stemma dell’Ucraina.

Indossando la sua tradizionale maglietta verde, Zelensky parlava in ucraino e faceva appello al popolo perché deponesse le armi, il tutto mentre il paese sta opponendo una disperata resistenza all’invasione russa.

Rimozione del video

Da qualche tempo ormai, gli esperti pensano che video deepfake possano essere utilizzati per disseminare disinformazione, e nel mezzo di una guerra con la Russia, il tempismo con cui compare un video del genere sembra quasi scontato.

Mercoledì pomeriggio, in una serie di post su Twitter, Nathaniel Gleicher, capo delle politiche di sicurezza per Meta, ha spiegato come la piattaforma avesse intercettato e rimosso il video, eliminato dai canali del social proprio lo stesso giorno.

“Quest’oggi, i nostri team hanno identificato e rimosso un video deepfake in cui il presidente Zelensky rilasciava una dichiarazione, fatto che non è mai avvenuto nella realtà”, ha scritto Gleicher. “è inizialmente comparso su un sito internet compromesso e da lì ha poi fatto il giro di internet”.

Nel frattempo, il portavoce di YouTube, Ivy Choi, ha informato la CNN che il video e le eventuali altre copie sono state rimosse dalla piattaforma poiché violavano le politiche della compagnia contro le fake news.

“Permetteremo la presenza del video sulla nostra piattaforma se saprà dimostrare sufficienti prove didattiche, documentarie, scientifiche o artistiche”, ha dichiarato Choi in una nota.

Un portavoce di Twitter ha fatto sapere alla CNN di essere all’opera per risalire a come il video sia stato condiviso sul social e di aver adottato “misure di contrasto” nel caso si comprovi una violazione delle politiche aziendali.

Problema deepfake

Il problema posto dai materiali deepfake è noto ormai da tempo.

Casi di deepfake sono diventati tristemente famosi in tempi recenti, con immagini dell’ex presidente Barak Obama o Donald Trump diventate protagoniste di vari video fuorvianti.

A inizio 2020, Facebook aveva fatto sapere di rimuovere video deepfake o oggetto di manipolazione dalla piattaforma, ma solo se rispondessero ad alcuni criteri.

Successivamente, nel settembre 2020, Microsoft aveva rilasciato uno strumento software che avrebbe identificato foto e video deepfake per combattere la disinformazione.

Ma il problema dei video deepfake nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina è oltremodo preoccupante.

Giovedì scorso, il Segretario alla Difesa del Regno Unito, Ben Wallace, ha dichiarato di aver sventato un altro tiro mancino da parte della Russia, rivelando di aver ricevuto una chiamata da un impostore che si fingeva il primo ministro Ucraino