Google fissa al 4 aprile la data per il rientro in ufficio del personale
Al personale di Google è stato comunicato che la data fissata per il rientro negli uffici fisici è il 4 di aprile, con possibilità di soluzioni lavorative ibride.
Google ha così diramato la comunicazione di rientro in ufficio ora che la situazione legala all’epidemia da coronavirus appare allentata negli Stati Uniti ed in altri paesi del mondo.
Secondo quanto riportato dalla CNBC, la divisione Alphabet ha fatto sapere che avrebbe eliminato la possibilità di lavoro agile in favore del ritorno negli uffici fisici proprio a partire dal 4 di aprile, misura che riguarderà molte location sparse negli Stati Uniti.
La comunicazione è giunta dopo che la scorsa settimana Google ha fatto sapere di voler allentare le restrizioni vigenti, rese necessarie durante il picco della pandemia.
Allentamento delle restrizioni
Secondo quanto riportato, Google starebbe ripristinando i vari vantaggi per i dipendenti, tra cui massaggi e accesso a spazi ricreativi durante l’orario di ufficio, mentre prepara il rientro in ufficio del proprio staff.
Uno degli executive la scorsa settimana ha confermato che Google aveva già iniziato ad allentare alcune delle misure su vaccini, test, distanziamento sociale e mascherine.
È bene ricordare che lo scorso luglio Google, insieme a Facebook/Meta, erano state le prime due società tra i giganti dell’high-tech a rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid per il proprio staff qualora qualcuno avesse voluto rientrare in ufficio o nei campus.
La misura aveva trovato l’opposizione di una piccola parte dello staff di Google, che era riuscita a raccogliere 600 firme per opporsi all’obbligo vaccinale imposto allo staff.
Ma la decisione di Google era irremovibile e a dicembre aveva ribadito le conseguenze derivanti dal mancato rispetto per le norme vaccinali. Google aveva fatto sapere che chiunque si rifiutasse di vaccinarsi, avrebbe visto intaccata la propria busta paga e, in ultima istanza, sarebbe stato licenziato.
Tuttavia, ora sembra che questi rigidi protocolli vaccinali verranno alleggeriti. E Google ha anche comunicato il tanto atteso rientro in ufficio.
Rientro in ufficio
“Sono stati due anni lunghi e difficili dal giorno in cui la maggior parte del nostro personale ha iniziato a lavorare da remoto”, scrive in una e-mail rivolta al personale John Casey, Vicepresidente di Google per la sezione benefit.
“Tuttavia, grazie ai progressi nella prevenzione e nelle cure, al netto calo dei casi che vediamo giorno dopo giorno, e alle nuove misure di sicurezza che abbiamo attuato negli uffici di San Francisco, possiamo ufficialmente iniziare la transizione verso la settimana lavorativa ibrida”, ha scritto Casey.
Ha poi comunicato che lo staff di altri uffici negli Stati Uniti e nel mondo sarebbe tornato a lavorare in presenza a seconda della situazione territoriale.
Tuttavia, perché il personale possa tornare ad accedere agli spazi di lavoro fisici, dovrà aver completato il ciclo vaccinale o, in alternativa, gli dovrà essere assegnata una collocazione approvata.
Lavoro ibrido
Google, inoltre, ha rivelato che, nella nuova gestione del personale, si aspetta che la maggior parte dei dipendenti torni in ufficio per tre giorni la settimana, lavorando da casa gli altri due.
Secondo quanto riportato, Google darà il via ad un programma pilota che prevede colloqui virtuali a carattere volontario di 15 minuti con psicologi qualificati per supportare lo staff al rientro in ufficio.
Circa 14.000 dei 156.500 dipendenti full-time della divisione Alphabet si sono trasferiti in una nuova location o hanno optato unicamente per il lavoro da remoto – proposte queste approvate per l’85% del totale, fa sapere Casey.
Inoltre, per il personale che dovesse avere bisogno di più tempo prima di ritornare in ufficio, è possibile fare richiesta di un’estensione per il lavoro da remoto.
Certo è che se qualcuno dei dipendenti di Google fosse intenzionato ad abbandonare il lavoro da remoto per ritornare in ufficio, potrà rientrare in presenza con maggiore frequenza.