Huawei Connect atterra a Parigi per “liberare il digitale”

Costruire ecosistemi digitali più robusti e promuovere la transizione verde dell’Europa, questi tra gli obiettivi di Huawei per il Vecchio Continente.

Huawei celebra in questi giorni a Parigi la terza tappa del proprio tour chiamato Huawei Connect 2022 e qui ci siamo recati noi di Silicon per raccogliere tutti le informazioni portate al tradizionale evento della multinazionale cinese.

Ken Hu, presidente rotativo di Huawei, ha pronunciato qualche giorno fa il discorso inaugurale in cui ha sottolineato che, nonostante il progresso diverso in ciascuno degli Stati e dei settori europei, tutti condividono tre sfide: liberare il digitale, garantire che questo sia sostenibile e promuovere la transizione verde. E questi sono obiettivi che Huawei, in collaborazione con il proprio ecosistema di partner, porta avanti da tempo nella regione.

L’Europa per Huawei è uno dei principali mercati e continuerà a operare nell’area nonostante le restrizioni politiche che si è vista imporre durante gli ultimi esercizi per via del fuoco incrociato tra Stati Uniti e Cina.

Anche Huawei sta attraversando un periodo turbolento per via dei vari eventi che popolano ormai le testate dei giornali di tutto il mondo, ma la società ha sempre avuto ben chiaro il proprio impegno: incoraggiare l’infrastruttura digitale, supportare le aziende a portare avanti l’adozione del cloud e promuovere la crescita di ecosistemi locali. E in questo i partner del colosso cinese, a prescindere dalla loro dimensione, possono davvero fornire un aiuto prezioso.

Hu ha sottolineato durante il proprio discorso di apertura che “Huawei è impegnata ad appoggiare il recupero economico dell’Europa, il successo del settore industriale e a permettere lo sviluppo sostenibile”.

Per raggiungere i propri obiettivi, Huawei da tempo lavora a tecnologia sempre più green che permettano di “utilizzare bit per gestire watt”, ovvero tecnologie più efficienti che favoriscano il risparmio energetico e che riescano a ridurre l’impronta ecologica delle imprese.

Al di fuori degli ambiti di competenza specifica di Huawei, come le telecomunicazioni o l’infrastruttura di computing in cloud o le estremità di rete, la cosa certa è che si nota sempre di più la presenza della società in aree come generazione elettrica con fonti rinnovabili come il solare, settore in cui propone tecnologie proprie ad eccezione dei pannelli solari, che vengono prodotti da terzi.

Durante l’evento, diverse aziende hanno esposto quali siano gli step chiave per una digitalizzazione sostenibile in Europa, un ecosistema che dovrebbe lavorare in modo compatto per fare fronte alle sfide che attraversano imprese e cittadini in tempi convulsi come questi.

In questo contesto, l’economia digitale assume sempre più rilievo in questa roadmap grazie a tecnologie che maturano a ritmo mai visto prima d’ora, dall’intelligenza artificiale alla connessione 5.5G, passando poi per il cloud nativo e i servizi “as a Service” come principale modello di business.