I criminali informatici stanno già sfruttando il terremoto in Turchia e Siria per le proprie truffe
Un gruppo di criminali si fa passare per un’organizzazione benefico e richiede donazioni sotto forma di criptovalute.
Il terremoto che ormai due settimane fa ha devastato la Turchia e la Siria e che ha cagionato la morte di quasi 50 mila persone e non si sa ancora quanti feriti, viene ora sfruttato da alcuni criminali informatici per rubare denaro a chi crede di aiutare le vittime.
La società di sicurezza informatica Bitdefender ha rilevato campagne di phishing architettate da criminali che si fanno passare per un ente di beneficienza e che chiedono donazioni sotto forma di criptovalute. I truffatori hanno pensato di inviare e-mail di massa a poche ore dalla tragedia per ingannare chi pensava di fare del bene.
“Anche se questo tipo di attività non è certo una novità, può risultare comunque abbastanza profittevole se attivata in circostanze simili quando si intercettano persone con buon cuore”, avvisano da Bitdefender.
La maggior parte dei messaggi analizzati proveniva da indirizzi IP in Pakistan e, in una prima mandata, le mail con la trappola si sono dirette a utenti in Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Germania, Danimarca, Corea del Sud, Vietnam e India.
Per evitare di cadere in queste trappole, si consiglia di diffidare sempre da messaggi non richiesti e di esaminare sempre con attenzione dettagli come l’ortografia, uno dei parametri che può dirci qualcosa sull’attendibilità di quanto ricevuto. Il fatto che queste email richiedano donazioni e che vengano richieste criptovalute sono altri due red flag.