IDC prevede una crescita costante per il mercato dei servizi aziendali e di IT
L’Europa manterrà al rialzo i mercati di IT come risultato dell’inflazione e degli investimenti dell’Unione Europea in guerra, il che affossa la crescita di Russia e Ucraina.
Il mercato dei servizi IT in Europa occidentale è andato consolidandosi al rialzo rispetto alle previsioni, e questo nonostante sia l’area più colpita dalla guerra tra Ucraina e Russia. Secondo l’ultima previsione dell’IDC nel rapporto Worldwide Semiannual Services Tracker, la regione crescerà di oltre 6 punti percentuali ne 2022, con un aumento di 280 punti base.
A seguito della revisione del PIL dell’Unione per questo 2022, le previsioni sembrano migliorare, frutto anche degli investimenti finanziari dell’UE e come conseguenza della crescita che si produrrà dall’inflazione.
Il conflitto provocherà, però, la contrazione dei mercati di Russia e Ucraina e influenzerà negativamente le previsioni di crescita per il mercato dei servizi dell’intera Europa centrale e dell’est. Anche in questo caso, l’Europa occidentale si colloca al di sopra della media a livello mondiale, il che indica una crescita di 160 punti rispetto al pronostico di ottobre 2021 firmato IDC.
Le aspettative sono cresciute grazie alle riserve e ai progetti del 2021 di grandi provider di servizi, ad una ambiente economico più favorevole e all’impatto dell’inflazione nel mercato dei servizi.
Per il Medio Oriente e l’Africa, la prospettiva di crescita migliora grazie all’attenuazione della situazione pandemica, ad un’economia che sembra più forte e ai rapidi investimenti nell’infrastruttura IT. Il principale fattore trainante dal 2020 è stato l’investimento in servizi collegati al cloud, anche se sempre più spesso i provider sembrano passare ai servizi di ingegneria e di tecnologia operativa.
L’inflazione può promuovere artificialmente la dimensione del mercato a breve termine, ma questo impulso dovrebbe comunque scomparire presto per l’instabilità della domanda e per l’aumento dei costi del lavoro. “In questo ciclo di previsioni, abbiamo analizzato l’impatto a breve termine, come la domanda repressa e il conflitto tra Russia e Ucraina, e altri indicatori più strutturali, come l’adozione di un cloud pubblico, l’attuale situazione di insufficienza di talenti, l’inflazione, la sicurezza, la residenza e la sovranità dei dati”, spiega Xiao-Fei Zhang, Program Director di IDC Worldwide Services Tracker.
“Tuttavia, a livello di singolo venditore, i fornitori di servizi dovranno prepararsi ad una maggiore volatilità”, aggiunge Zhang. “Dopo una pandemia mondiale, chi compra si trova davanti ad momento nero in questo 2022 che accelera le grandi tendenze mondiali, come il rimodellamento della catena di fornitura e della catena del valore e l’aumento netto della insufficienza di talenti dovuto al ricambio demografico. Nei prossimi anni dovremo attenderci “l’inaspettato”. I provider di servizi che hanno trionfato negli ultimi due anni sono quelli che hanno dimostrato di essere resilienti e che aiutano i propri clienti a prosperare in tempi di cambiamento”.