Il 2024 vedrà la fusione dell’intelligenza artificiale e delle reti
Cradlepoint prevede “una trasformazione senza precedenti” per il mercato della connettività nei prossimi 12 mesi.
Con il 2023 agli sgoccioli, questi ultimi giorni, come da consuetudine, vengono accompagnati dalla pubblicazione di previsioni sulle tendenze tecnologiche da parte delle principali società dell’ambito, ciascuna per la propria area di competenza.
La società Cradlepoint prevede “una trasformazione senza precedenti” per il mercato della connettività nei prossimi 12 mesi.
Eric Purcell, vicepresidente di Partners Global Sales per Cradlepoint, ritiene che l’intelligenza artificiale, gran protagonista di questo 2023, “si unirà alla rete e andrà a toccare tutte le operazioni aziendali”.
Così, “se il 2023 è stato l’anno degli investimenti importanti in IA, il 2024 sarà l’anno dell’impatto dell’IA, che forse potrebbe non essere così evidente a prima vista”.
Con questo si intende che l’IA sarà integrata nelle applicazioni e promuoverà la connettività di rete, tanto da poter risolvere diversi problemi.
Dall’altro canto, l’IoT “darà vita ad una società ‘intelligente’: città, centri commerciali e aziende”, commenta Purcell, aggiungendo tra le aree di azione anche il trasporto pubblico.
Il 2024 sarà segnato da una “strategia wireless 5G che diventerà sempre più cruciale per le aziende che man a mano he la connettività farà il salto da fondazionale a essenziale”. Queste le parole del CMO di Cradlepoint, Donna Johnson. Le soluzioni disponibili per le società si moltiplicano e ciascuna realtà potrà scegliere quella che più si incastra con le proprie necessità specifiche.
Johnson aggiunge che “la transizione verso una delocalizzazione sarà un impulso per il 5G privati e l’edge computing”. Bisognerà attendere che il settore manifatturiero si concentri su standard moderni di connettività mobile e sul IoT per ottenere un risultato più evidente.
Infine, Camille Campell, responsabile senior di marketing di prodotti, piattaforme di gestione e orchestrazione cloud, scommette su “un’evoluzione verso Zero Trust in un panorama di rischio crescente nel 2024”. Anche misure come l’isolamento remoto del motore di ricerca vedranno la propria presenza aumentare.