Il 70% dei meeting di lavoro sono completamente inutili
Uno studio di Harvard ha svelato che il 70% dei meeting di lavoro sono servono a niente.
Non solo non apportano alcuna utilità, ma impediscono ai dipendenti di lavorare e di completare i propri compiti: questa è una delle conclusioni a cui è giunta una ricerca curata dalla Harvard Business Review, per cui il 92% dei lavoratori considera improduttivi i quotidiani meeting di lavoro.
Altro dato di rilievo emerso dallo studio è che durante la pandemia, nonostante un calo medio del 20% della durata delle riunioni, è aumentato del 13,5% il numero di sessioni organizzate.
Queste cifre rivelano che i meeting improduttivi generano un impatto negativo sul benessere fisico e mentale del lavoratore, determinando un fenomeno che prende il nome di “stanchezza da Zoom” per l’eccesso di riunioni virtuali, fattore che si somma allo stress che l’uso della tecnologia stessa è in grado di provocare nell’utente.
Parte della colpa di questo incremento nel numero di meeting è dei direttori di nuova nomina che sono responsabili per circa il 30% di tutte le riunioni complessive contro i vertici più veterani che invece dimostrano una minore propensione alle videoconferenze di lavoro.
Maggiore produttività con meno riunioni
Di contro, nelle 76 aziende di tutto il mondo che hanno partecipato allo studio da cui è stato poi estratto il rapporto, è stata osservata che la produttività degli impiegati è cresciuta del 71% nel momento in cui questi meeting di lavoro sono diminuiti del 40%, aumentando contestualmente la soddisfazione dei dipendenti del 52%.
Inoltre, è stato provato che eliminando il 60% delle riunioni di lavoro, è cresciuta del 55% la propensione dei lavoratori di interfacciarsi con altri membri del team secondo i giusti ritmi del lavoro svolto. Nel rapporto è stato sottolineato anche l’utilizzo degli strumenti di gestione di progetti come Teams o Slack. Questo ha aumentato del 65% l’efficienza nelle comunicazioni, minimizzando i malintesi grazie alla possibilità di riguardare le conversazioni anche più vecchie per controllare i dettagli necessari all’incarico da svolgere.