Il 70% delle imprese risente della mancanza di personale specializzato nell’ambiente cloud

Fino al 70% delle imprese dice di risentire della mancanza di personale con competenze specifiche nell’ambiente cloud.

Un recente studio realizzato da Amazon Web Services (AWS) e Atos rileva un elevato numero di imprese che si dicono preoccupate per la mancanza nel proprio organico di personale con competenze specifiche nell’ambiente cloud.

Tradotto in dati pratici, il 70% delle società intervistate si è espresso preoccupato per questa mancanza di personale specializzato in tecnologie cloud, lo spazio dove sempre più spesso si gestiscono i processi aziendali. Di fatto, non avere profili adeguati a queste necessita rappresenta un freno per quasi la metà delle imprese (46%), arrivando per alcune a costituire un vero e proprio fattore di crisi (9%), per cui circa un terzo si è visto obbligato a ridurre la propria capacità operativa (34%).

La mancanza di personale qualificato si riflette negativamente sulla capacità innovativa dell’impresa e determina un elevato tasso di turnover del personale, oltre che una situazione di inflazione salariale come conseguenza della poca disponibilità di profili idonei. Allo stesso tempo, alla luce dei risultati, è necessario riconoscere che il cloud costituisce ormai un importante valore per la crescita e la sostenibilità delle imprese.

E mentre sempre più imprese proseguono verso la digitalizzazione e promuovono miglioramenti a livello di efficientamento, molti dei processi e delle operazioni vengono portate sul cloud, il che rende necessarie figure professionali specializzate proprio in questo ambito.

Per il futuro più prossimo, la domanda di figure professionali con competenze in questo campo continuerà senz’altro a crescere, sia in Europa sia in America del nord. Secondo il World Economic Forum, già nel 2025 la metà della manodopera mondiale si troverà costretta ad acquisire competenze e conoscenza in materia di cloud.