Il conflitto russo-ucraino e il calo delle vendite di Chromebook fa registrare un -7,3% nel mercato dei pc
Le vendite di PC sono crollate del 7,3% a livello globale in risposta all’invasione russa dell’Ucraina.
Secondo uno studio di mercato a cura di Gartner, nel primo trimestre del 2022 sono state vedute 77,5 milioni di unità di pc, determinando quindi un calo pari al 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2021. Parte di questo calo è collegato al mercato dei Chromebook, portatili semplici con prestazioni modeste che, grazie al sistema operativo leggero con base sul motore di ricerca di Google Chrome, avevano visto le proprie vendite andare alle stelle durante i primi momenti di lockdown, smartworking e DAD.
Questi fattori tra il 2020 e il 2021 avevano fatto registrare un vero e proprio boom nel mercato dei pc, con dati mai registrati negli ultimi decenni, anche se, sottraendo il segmento Chromebook, l’aumento della restante parte di computer si attesterebbe “solo” intorno al +3,3%. Tuttavia, al calo della domanda di questo tipo di pc leggeri, è necessario anche aggiungere il calo della domanda da parte dei consumatori per via del sempre maggiore rientro al lavoro in ufficio.
Inoltre, indubbiamente, il fattore che più ha contribuito al crollo della domanda di pc è stato l’avvio del conflitto russo-ucraino. L’evento ha determinato una contrazione delle vendite sia a livello di singolo consumatore sia a livello aziendale, per una diminuzione mondiale che si aggirerebbe intorno al 7,3%, e che si attesterebbe al 6,3% nell’area Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), dove sono state vendute solo 22,5 milioni di unità.
La domanda dall’Ucraina è letteralmente collassata, mentre molti fornitori hanno scelto di interrompere i rapporti commerciali con la Russia, fatto che ha contribuito al calo delle vendite.
Infine, anche l’aumento dell’inflazione ha funzionato da freno per le vendite, specialmente nell’area dell’Europa dell’est che è un mercato pari al 18% dell’area EMEA.
I marchi che vendono di più
Per quanto riguarda i principali marchi, la quota di mercato di questi produttori rimane grossomodo invariata rispetto ai trimestri precedenti, e lo scenario che si presenta è il seguente:
1. Lenovo: 23,6%
2. HP: 20,5%
3. Dell: 17,7