Il mercato della domotica perde vigore
IDC prevede per quest’anno un calo finale delle consegne di dispositivi pari al 2,6% per via delle condizioni macroeconomiche e dei problemi a carico della catena di fornitura.
Il mercato della domotica chiuderà il 2022 con un calo del 2,6% delle consegne. A comunicarlo è IDC, che ha ridotto le proprie stime per via delle grigie condizioni macroeconomiche.
“Siamo testimoni di una pressione al ribasso sulla domanda in questo 2022, visto che l’inflazione continua a pesare sui portafogli dei consumatori”, dichiara Adam Wright, responsabile senior di ricerca per IDC. Inoltre, è bene sottolineare che “le consegne di dispositivi di domotica hanno sofferto le interruzioni nella catena di fornitura”.
In totale, quest’anno saranno distribuiti 874 milioni di dispositivi. Il calo più brusco è quello relativo agli smart speaker e ai dispositivi di intrattenimento per la televisione e lo streaming video. La categoria degli speaker, che aveva supportato l’intero settore in passato, comincia a perdere vigore in aree sviluppate come Stati Uniti e Cina, per cui da ora in poi il successo di questi strumenti sono nelle mani dei mercati emergenti e di regioni come l’Europa.
I prodotti di vigilanza della casa, come videocamere di sicurezza, citofoni, serrature per porte, così come i gadget di illuminazione intelligente, vivranno tassi di crescita più sostenuti.
“Con sguardo al futuro, ci aspettiamo che questa volatilità continuerà a inibire la crescita del mercato sia nel 2023 sia oltre”, avverte Adam Wright. E nonostante si pensi che il 2023 farà registrare qualche dato positivo, la crescita si manterrà comunque bassa, attesa intorno al 4,6%.