Il settore tecnologico è ancora il più attaccato dai phisher
Microsoft, Amazon e Google compongono la top 3 dei brand più imitati.
Microsoft rimane il brand tecnologico prediletto dai criminali informatici che disegnano le campagne di phishing.
Al momento di prendere le sembianze di un brand, questi criminali provano a farsi passare per il gigante di Redmond in una quota significativa dei casi segnalati. Secondo il Brand Phishing Report relativo al quarto trimestre 2023, a cura di Check Point Research, divisione di Check Point Software, Microsoft appare nel 33% dei casi di phishing.
Ma altri brand tecnologici figurano nella top 10, posizionando così il settore tecnologico come quello più esposto al fenomeno. Amazon compare al secondo posto, con il 9% dei casi, e Google chiude il podio con l’8%.
Seguono Apple (4%), Wells Fargo (3%), LinkedIn (3%), Home Depot (3%), Facebook (3%), Netflix (2%) e DHL (2%).
La presenza di imprese di messaggistica nella lista interessa il periodo delle vendite di Natale e la celebrazione di eventi come il Amazon Fall Prime Day.
“Abbiamo salutato il 2023 ma le minacce di phishing rimangono anche in questo 2023”, dichiara Omer Dembinsky, Manager del gruppo di dati di Check Point Software.
“Anche i criminali informatici con conoscenze limitate di informatica possono imitare brand legittimi per ingannare clienti sprovveduti e portare a segno attacchi di ingegneria sociale”, avverte. “Con l’uso generalizzato dell’IA, possiamo aspettarci un aumento del volume delle campagne di phishing nel 2024 e i messaggi stavolta saranno più difficili da distinguere da quelli autentici”.
“I grandi brand tecnologici, le banche e i social continueranno ad essere la copertura del phishing, per questo gli utenti dovranno stare all’erta”, ribadisce Dembinsky.