Intelligenza artificiale e machine learning: queste le competenze più richieste

Altre competenze particolarmente apprezzabili per un posto di lavoro sono la programmazione, analisi dati e la sicurezza informatica.

La maggior parte delle società ha problemi a intercettare i talenti di cui hanno bisogno. In Europa, questa situazione si verifica al 75% delle imprese, ossia l’impossibilità di trovare professionisti con le competenze adeguate.

A rivelarlo è Udemy, che ha presentato un rapporto intitolato “Q1 Workplace Learning Skills Index” che riporta quali sono le abilità tecnologiche più richieste in questo 2023. Al primo posto troviamo l’intelligenza artificiale e il machine learning.

“La capacità di lavorare con algoritmi di machine learning e con l’elaborazione di linguaggio naturale, che permette ai computer di comprendere, generare e manipolare il linguaggio umano, sono altamente richieste in settori e società di tutto il mondo”, conferma NC Kurt, esperto di Udemy.

In alta domanda troviamo anche la programmazione e lo sviluppo di software con linguaggi come Python, Java, JavaScript e C++ o la capacità di sviluppo web e mobile; l’analisi di dati per estrarre informazioni importanti, tra cui indicazioni statistiche e la visualizzazione di dati; infine, sicurezza informatica, ovvero protezione di reti, analisi forensi o gestione dei rischi.

Per aiutare i neolaureati a entrare nel mondo del lavoro, NC Kurt consiglia di “acquisire le competenze più attuali” studiando prima quali siano le tendenze in voga, “effettuare tirocini” in ambienti per permettano di stabilire contatti e ottenere orientamento e “sviluppare un portfolio di lavoro” con i propri traguardi più importanti.

A questo si può poi sommare una formazione continua. “Il mercato del lavoro è in costante evoluzione. Per questo è fondamentale sviluppare una mentalità di apprendimento continuo, restare aggiornati sulle ultime tendenze e sui progressi in questo settore e partecipare a tutte le opportunità di sviluppo professionale, come corsi online, conferenze e workshop. Questo ci permetterà di adattarci a qualsiasi cambiamento e prolungare la nostra occupabilità sul lungo termine”, suggerisce Kurt.