La sicurezza nelle imprese, a rischio per i nativi digitali
In caso di sospetto incidente di sicurezza, il 16% dei dipendenti proverebbe a gestire la situazione autonomamente.
L’età dei dipendenti sembra avere rilevanza quando si parla di sicurezza delle imprese: nonostante gli esponenti della cosiddetta Generazione Z presentino una maggiore propensione a ignorare le pratiche di sicurezza informatica, sono i nativi digitali a manifestare una più alta percentuale di condotte ad alto rischio per la sicurezza informatica delle imprese in cui lavorano.
Il dato pone quindi i nativi digitali come possibili gravi minacce per le imprese. I risultati emergono da uno studio a cura della società di consulenza EY, “2022 EY Human Risk in Cybersecurity Survey”, questionario condotto su 1.000 impiegati di diverse imprese negli Stati Uniti.
Il dato positivo è che quasi l’80% dei dipendenti tra tutte le generazioni si considera conoscitore delle questioni relative alla sicurezza informatica. Per quanto riguarda la Generazione Z, il 48% ha ammesso di prendere più seriamente la cibersicurezza, percentuale superiore alla media complessiva, attestata al 39%.
Relativamente all’attenzione o meno verso l’installazione degli aggiornamenti obbligatori, la percentuale degli interessati alla materia varia in funzione dell’età:
– Generazione Z: 58%
– Millennial: 42%
– Generazione X: 31%
– Baby Boomber: 15%
Importanza della strategia aziendale
Al fine di prevenire rischi, lo studio suggerisce una ristrutturazione della strategia di sicurezza aziendale, iniziando dal rischio umano e dallo studio dei comportamenti degli impiegati, passando poi a garantire sistemi di sicurezza informatica proattivi e integrati.
Questo potrebbe ridurre l’attuale percentuale (16%) di impiegati, stando ai numeri del sondaggio, che riconosce di provare gestire la situazione in modo autonomo in caso di incidente di sicurezza invece di informare immediatamente il dipartimento addetto o un responsabile. Da qui, anche la conseguente necessità di avviare una formazione specifica, specialmente nel contesto del lavoro a distanza o del lavoro ibrido.