La speranza dello streaming video a pagamento è nei paesi emergenti

Il numero di abbonamenti alle piattaforme di streaming video aumenterà del 14% a livello globale nei prossimi 5 anni, crescita sostenuta dai paesi emergenti.

Dopo il boom che ha vissuto lo streaming a pagamento, sia nel numero di piattaforme disponibili sia nel numero di utenti, il settore inizia a dare qualche cenno di rallentamento.

Anche se le cifre degli iscritti alle piattaforme continua ad aumentare, il ritmo di crescita è in calo. Per esempio, il numero degli utenti di Netflix è cresciuto dell’8,6% nel primo trimestre 2024, ben lontano dal 20-30% che si registrava annualmente fino al 2020.

La saturazione del mercato nei paesi sviluppati è la spiegazione più plausibile. Così, il margine di crescita in questi paesi si è ridotto notevolmente, impattando di conseguenza le performance delle piattaforme previste per i prossimi anni – come si legge dal rapporto di Juniper Research “Global Subscription Economy Market 20234-2028”.

Secondo il rapporto, il numero globale di iscritti ai canali video screscerà del 14% nei prossimi 5 anni, raggiungendo la quota complessiva di 3,5 miliardi di utenti al 2028, contro i 3,1 miliardi che si dovrebbero arrivare a contare a fine 2024.

La società di consulenza sottolinea che i mercati sviluppati sono saturati e i consumatori non sono disposti ad aumentare il budget per lo streaming semplicemente per ulteriori servizi, il che obbliga le piattaforme a trovarsi a competere l’una con l’altra con stretti margini di manovra e talvolta cannibalizzandosi.

Davanti a questa situazione, i pacchetti in abbonamento sono una valida opzione per alleggerire il carico dei consumatori e, al contempo, mantenere flusso di entrate. Per esempio, gli esperti della Juniper Research indicano che Spotify e Hulu offrono un pacchetto scontata, iniziativa che non solo attrae i consumatori più sensibili all’aspetto prezzo, ma permette loro di allargare il pubblico che usufruisce del proprio servizio.

Dall’altro lato, le maggiori speranze per queste piattaforme sono i paesi emergenti. Il rapporto indica chiaramente l’espansione della rete internet ad alta velocità e a basso costo in questi mercati, il che associato ad una maggiore accessibilità di smartphone, si traduce in un’importante opportunità di crescita per le società di streaming video.

Ciononostante, le piattaforme dovranno sapersi adattare a questi mercati, sviluppando abbonamenti streaming economici ed esclusivi per i dispostivi mobili, con l’obiettivo di ridurre la barriera economica in ingresso per i consumatori di queste regioni.

Per questo, la società di consulenza indica che dovranno collaborare con le società di telecomunicazione locali per creare insiemi di prodotti, permettendo così ai servizi di streaming video di proliferare in paesi con popolazioni che non fanno diffuso uso di servizi bancari.