La truffa nigeriana arriva su Telegram
ESET lancia l’allarme su un tentativo di frode che tenta le vittime con un’eredità di 400.000 euro.
Una delle truffe più note nell’ambito della criminalità informatica è la truffa nigeriana, ossia quella truffa in cui un ipotetico principe promette una succulenta somma di denaro alle proprie vittime in cambio del loro aiuto.
La truffa si articola poi in vari modi. Negli ultimi tempi si è sviluppata soprattutto tramite e-mail per poi passare ad altri mezzi di comunicazione, come il cellulare e le applicazioni di messaggistica istantanea.
ESET lancia l’allarme sul recente tentativo di truffa attraverso Telegram. In questo caso, una signora che diceva di essere malata e di essere proprietaria di una società in Francia si metteva in contatto con le proprie vittime tramite un numero con prefisso dello stato africano del Benin dopo aver visto i loro profili sui social offrendo un’eredità di 400.000 euro. Il denaro sarebbe stato poi oggetto di donazioni per scopi benefici.
Per dare credibilità al messaggio, i criminali informatici inviavano messaggi e realizzavano videochiamate di pochi secondi in cui si faceva vedere la signora. Veniva anche condiviso il numero di telefono di un avvocato con cui concludere gli estremi dell’operazione.
Da ESET fanno sapere che, cadendo nella truffa, i criminali chiederanno poi il pagamento di alcune tasse prima di effettuare l’invio del denaro, trasferimento questo che però non vedrà mai la luce. Infine, i truffatori ottengono quindi denaro da parte di quelle persone che credono alla storia e seguono le istruzioni date.