Le consegne annue di wearable crollano per la prima volta
Nel 2022 sono state vendute appena 492 milioni di unità, ovvero un 7,7% in meno rispetto al periodo gennaio-dicembre 2021.
Le consegne annue di dispositivi wearable sono crollate per la prima volta nel 2022. Tra gennaio e dicembre 2022, infatti, sono state consegnate 492,1 milioni di unità in tutto il mondo, ovvero un 7,7% in meno rispetto al 2021.
A certificarlo è stata la società di consulenza IDC che imputa la situazione alle “condizioni macroeconomica complesse e ai difficili paragoni con gli importanti risultati del 2021”.
Nel quarto trimestre, ad esempio, le consegne si sono contratte del 18,9% fino ai 138,7 milioni di wearable.
In base al tipo di dispositivo, gli hearable, ossia la categoria più numerosa del segmento, ha ceduto circa il 10%.
Gli smartwatch hanno registrato, invece, miglioramenti pari al 9,4%, arrivando a 148,6 milioni di unità, con Apple, Huawei, Samsung, Nexxbase e Fire-Boltt ai primi cinque posti del mercato. Nel settore, gli orologi intelligenti stanno complicando la vita per gli smart-band, la terza categoria più grande, che proprio come gli hearable hanno perso un 10%.
Quasi tutte le regioni geografiche, ad eccezione dell’Asia-Pacifica (senza contare Cina e Giappone), Medio Oriente e Africa, hanno concluso il 2022 con dati non positivi.
“Visto il difficile contesto economico è comprensibile che la domanda dei consumatori abbia visto rallentamenti”, spiega Jitesh Ubrani, direttore di ricerca per IDC.
“Disporre di soluzioni a prezzi più contenuti nei propri portafogli prodotti è un modo con cui i brand potrebbero provare a stimolare la domanda nei prossimi trimestri”, commenta l’esperto.
“Oltre a questo, potrebbero essere di aiuto anche offerte di permuta, opzioni di finanziamento e servizi in abbonamento, che andrebbero a ricoprire un ruolo chiave nel mantenimento della profittabilità delle imprese e che, al contempo, rappresentano un valore per i consumatori”.