Le vendite mondiali di pc calano nel terzo trimestre
Sia IDC sia Gartner hanno osservato un calo a livello di pc fissi e portatili tra luglio e settembre.
Le vendite di pc calano nel terzo trimestre 2024. Questo è quanto emerge dai calcoli delle società di consulenza IDC e Gartner.
Secondo la prima delle due, le vendite dei computer fissi, portatili e workstation si sono attestate al di sotto delle 69 milioni di unità.
Il numero esatto è di 68,8 milioni, il che implica un calo del 2,4% rispetto al terzo trimestre 2023.
Questo peggioramento del mercato si produce dopo tre trimestri consecutivi in crescita.
Gartner, che comprende nella sua analisi i modelli portatili e fissi con sistemi Windows, macOS e Chrome OS, segna una flessione anno su anno dell’1,3%, con 62,9 milioni di dispositivi.
Il ranking dei principali produttori e venditori coincide per entrambe le società, anche se con leggere differenze tra una lista e l’altra.
Entrambe le società concordano sul fatto che Lenovo e HP Inc. occupano i primi due posti, con miglioramenti nelle vendite, soprattutto nel caso del brand cinese.
Al terzo posto troviamo Dell Technologies, con circa il 10% del mercato mondiale, ma che nel trimestre estivo ha visto un calo del 4%.
Gli altri tre produttori che compaiono in classifica sono ASUS, Apple e Acer. Se IDC assegna a ASUS il quarto posto e osserva un calo dell’1% a d Apple, dopo un buon primo semestre, Gartner inverte le situazioni e stima un calo del 3% per ASUS rispetto al risultato dello scorso anno.
Ma quali sono le ragioni alla base di questo peggioramento generale delle condizioni di vendita? Gli esperti parano di un ciclo di vendita rallentato dall’aumento dei costi e dal rifornimento di stock.
“Senza dubbio, la domanda di pc è tornata tra consumatori e clienti commerciali. Tuttavia, gran parte della domanda si concentra ancora sulla fascia base per via di un’economia in fase di recupero e della stagione di rientro a scuola in nord America”, commenta Jitesh Ubrani, direttore di ricerca per IDC.
“Detto questo, ci aspettiamo che i nuovi pc con IA, come i pc Copilot+ di Qualcomm, insieme ai chip equivalenti di Intel e AMD, o come i Mac basati su M4 di Apple, stimolino il segmento premium nei prossimi mesi”, commenta l’esperto.
Relativamente al momento attuale, Mikako Kitagawa, direttrice del dipartimento analisi di Gartner, spiega che “i pc con IA non stimoleranno la domanda” nell’ultimo trimestre, “anche con la linea completa di pc con IA basata su Windows sia per Arm sia per x86 perché “gli acquirenti ne devono ancora vedere i reali benefici o vantaggi commerciali”.
Mancano altri casi d’uso e sviluppi software perché gli utenti siano invogliati a scommettere davvero sui nuovi hardware con IA.
“Inoltre, la domanda di rinnovamenti di pc con Windows mossa dal termine del supporto per Windows 10 nel 2025 non ha dato grandi risultati nel terzo trimestre, in parte per via delle difficoltà economiche in alcune regioni”, chiarisce.
“Nonostante il calo anno su anno del terzo trimestre”, continua Kitagawa, “il mercato dei pc rimane comunque in una situazione di ripresa”.
“A livello mondiale, la domanda di pc vedrà venti favorevoli verso fine 2024 e una crescita più sostenuta nel 2025, quando l’aggiornamento dei pc raggiungerà un picco”, sentenzia l’esperta.
La domanda extra-settore scolastico si mantiene forte, con le imprese che cercano sostituzioni per la propria flotta di pc.
Il Giappone si sta rivelando un mercato chiave, con una crescita anno su anno a doppia cifra in questo terzo trimestre – prima volta in tre anni che il settore tocca questo picco.
Anche il mercato pc negli Stati Uniti fa registrare una ripresa nei mesi estivi, con oltre 17 milioni di pc venduti stando ai calcoli di Gartner.
La regione EMEA, comprensiva quindi della performance italiana, fa invece segnare una performance negativa dopo vari mesi in crescita.
“Ci sono stati ostacoli temporali per la spesa in EMEA in questo terzo trimestre 2024”, osserva Mikako Kitagawa. “Le elezioni politiche britanniche e francesi nell’estate, insieme agli importanti eventi sportivi, hanno distratto i consumatori e le imprese dalla spesa in tecnologia, specialmente nel caso dei pc”.
“Nonostante questo, questa leggera flessione deve essere vista come una stabilizzazione del mercato pc per la regione piuttosto che come un ritorno a un trend negativo di lungo corso”.
La zona Asia-Pacifico, appesantita dal periodo difficile che attraversa la Cina e da una domanda indebolita da parte di imprese pubbliche e governative, ha visto un calo delle vendite tra luglio e settembre di quest’anno.