Licenziamenti in Coinbase: uno dei principali gestori di cryptoasset taglierà il personale del 20%
Coinbase taglia il proprio personale per la seconda volta. La prima era stata a metà dello scorso anno quando aveva licenziato il 18% dell’organico dopo il crollo dell’80% del valore delle sue azioni.
Coinbase, il secondo principale gestore di cryptoasset del mondo, dietro solo a Binance, si trova a scontare il contraccolpo della tormenta che si trova ad attraversare il settore delle criptovalute.
Testimonianza di questa sofferenza è il processo di ristrutturazione aziendale che la società prepara per il proprio personale, con tagli che interesseranno circa il 20% dell’organico totale, ossia 950 dipendenti. Si tratta di un ridimensionamento che porterà anche alla cancellazione di vari progetti già avviati poiché, in queste circostanze, non sarebbe possibile garantirne un risultato positivo.
Brian Armstrong, CEO di Coinbase, spiega che la decisione è conseguenza della crisi che ha vissuto il settore delle criptovalute nel 2022, sicuramente acutizzata dalla bancarotta di FTX e dai relativi effetti sui mercati.
La decisione di licenziare personale, secondo la posizione di Armstrong, è stata ponderata a lungo e, alla fine, è stato giudicato l’unico rimedio per superare la generalizzata situazione di turbolenza del settore, grazie ad una riduzione del 25% dei costi operativi. Questa sarà la seconda volta che la società si trova a licenziare dipendenti, visto che la stessa misura era stata adottata a metà 2022 quando il valore delle azioni di Coinbase era crollato dell’80%.