Microsoft ancora una volta il marchio più imitato nei casi di phishing
Apple, LinkedIn, Google, Facebook, Amazon, WhatsApp e Instagram nella top 10.
Microsoft è il marchio più utilizzato dai criminali informatici per provare a sferrare i propri attacchi di phishing. Secondo i dati di Check Point Research, il brand è presente nel 57% dei tentativi registrati nel secondo trimestre dell’anno.
Al secondo posto troviamo un’altra società tecnologica, Apple, con una percentuale ben minore (10%). E se Microsoft è ancora una volta il brand più imitato, Apple con questo dato scala due posizioni.
Sul gradino più basso del podio troviamo LinkedIn, in posizione stabile e con una quota pari al 7% dei casi.
Nella top 10 figurano poi altre società del settore, come Google (6%), Facebook (1,8%), Amazon (1,6%), WhatsApp (0,8%) e Instagram (0,7%). Si tratta del settore più colpito dal fenomeno dell’imitazione di brand a fini criminali.
Novità in classifica è la comparsa di Adidas (0,8%) che affianca WhatsApp nella top10 riportata nel Brand Phishing Report, prima volta della società dal 2022.
Altra società che troviamo tra le prime dieci posizioni è DHL, con una quota dello 0,9%.
“Gli attacchi phishing continuano a essere una delle minacce più diffuse e spesso rappresentano il punto di accesso dei criminali informatici alle nostre vite o attività”, osserva Omer Dembinsky, responsabile della divisone dati per Check Point Software.
Per proteggersi, è bene che tutti gli utenti “verifichino sempre l’indirizzo e-mail del mittente, evitino di cliccare su link non richiesti e attivino l’autenticazione multifattoriale”, così come “utilizzare software di sicurezza e mantenerli aggiornati”.