Microsoft sottrae ad Apple uno dei suoi principali chip designer per server

Apple perde un altro componente chiave del suo staff: secondo quando riportato, Microsoft ha assunto Mike Filippo, veterano del settore, perché progetti in-house chip per i propri server.

Il dipartimento di ingegneria di Apple ha incassato un ulteriore colpo questa settimana, quando un’altra figura senior ha lasciato il gigante di Cupertino.

Bloomberg riporta che l’ultima perdita di Apple è stato proprio Mike Filippo, veterano del settore dei chip, che ha lavorato nella società per quasi tre anni.

A quanto pare, Filippo sarebbe passato a Microsoft dove, secondo persone informate sulle trattative, aiuterà la società di Redmond a progettare propri chip per server.

Veterano in ambito chip

Nel 2017 si annunciava che Microsoft avrebbe progettato chip ARM per i propri server Azure dopo che lo stesso colosso aveva sviluppato una versione di Windows 10 che girava su processori basati su ARM.

Tuttavia, questo intento del 2017 non ha trovato realizzazione e ancora oggi la Microsoft utilizza Intel e Advanced Micro Devices (AMD) per la maggior parte dei propri servizi cloud Azure.

Difatti, anche gran parte della linea Surface gira ancora su chip AMD e Intel.

Successivamente, nel dicembre 2020, veniva annunciato che Microsoft avrebbe riprovato a progettare i propri processori con base su ARM da utilizzare nei propri server Azure. Questi nuovi chip non sarebbero stati utilizzati solo per i server Azure, ma sarebbe stato possibile montarli anche sui dispositivi Surface.

E ora Microsoft ha davvero intenzione di fare sul serio per raggiungere i propri obiettivi dal momento che Filippo ha un curriculum di tutto rispetto in materia di chip.

Mike Filippo ha incominciato la sua carriera nel 1996 alla AMD come “CPU designer”, per poi passare a lavorare per 5 anni alla Intel, dal 2004 al 2009, come “Capo CPU/System architect”.

In seguito, Filippo ha firmato con la britannica ARM Holdings per circa 10 anni, dove è arrivato a ricoprire la posizione di “ARM fellow”.

Secondo il suo account di LinkedIn, era successivamente giunto alla Apple nel maggio del 2019 in qualità di “Chip architect”.

Sempre secondo la sua pagina personale di LinkedIn, Filippo ha ora accettato l’offerta di Microsoft di diventarne “Capo computer architect”.

Perdite di Apple

La notizia dell’addio di Mike Filippo alla Apple probabilmente susciterà diversi interrogativi per cui ci si chiede se la continua perdita di figure chiave dal gigante della tecnologia sia semplicemente parte del normale ricambio del personale.

È emerso di recente che Apple abbia pagando un cospicuo bonus ad un gruppo selezionato di ingegneri perché restassero con il gruppo e per fermare l’emorragia di personale verso le piattaforme Meta (Facebook) e altre società.

Apple, dunque, ha corrisposto importanti bonus in azioni per un numero selezionato di ingegneri con valore da 50.000 a 180.000 dollari.

Secondo quanto si riporta, questi ingegneri appartengono ai dipartimenti di progettazione di silicio, hardware e gruppi selezionati dei reparti di software e operativo.

Tuttavia, questa strategia non è riuscita a trattenere tutti i talenti di Apple.

A inizio settimana, infatti, Jeff Wilcox, direttore per Apple dell’architettura di sistema per Mac e figura che aveva supervisionato gran parte della transizione al silicio della società di Cupertino, ha abbandonato la Apple per ricongiungersi con la Intel.

Wilcox coordinerà gli sforzi della Intel per arrivare a sviluppare il proprio system-on-a-chip.

Prima di questo, a novembre, un altro senior executive, Michael Schwekutsch, ex-ingegnere per Tesla con esperienza in materia di motopropulsori, aveva abbandonato Apple per unirsi alla startup di aerotaxi elettrici Archer in qualità di vicepresidente senior del dipartimento di ingegneria.

Lo scorso settembre, invece, Doug Field, vicepresidente dei progetti speciali per Apple e responsabile del progetto sulle automobili (Project Titan), ha lasciato la società di Cupertino per entrare a lavorare per Ford.

Se guardiamo ancora più indietro, nel 2019 altri tre ex-ingegneri di Apple (Gerard Williams III, Manu Gulati e John Bruno) hanno creato NuVia, una startup specializzata in chip per server.

Nel gennaio 2021, NuVia è stata in seguito acquisita dalla Qualcomm per 1,4 miliardi di dollari.