Nel 2021 i casi di phishing nel mondo sono aumentati del 770%
L’incidenza dei casi di phishing nel mondo è aumentata del 770% nell’arco del 2021.
Il rapporto di OpenText rivela che durante il 2021, l’aumento dei casi di phishing ha raggiunto valori incredibili, registrando un +770%.
Questi attacchi, che solitamente prevedono l’invio alla vittima di mail, SMS o messaggi sulle varie piattaforme esistenti, erano poi collegati ad URL fraudolenti che, nascosti dietro server proxy o pagine web che tutelano l’anonimato dell’cibercriminale, rappresentano vere e proprie trappole in cui è facile cadere e di cui è difficile risalire al responsabile.
Circa il 54% degli URL rilevati e analizzati da OpenText si fingevano Apple, Facebook, Google, Microsoft e YouTube. Un caso particolare è quello di eBay che, dopo essere stato a lungo al primo posto per numero di attacchi di phishing con il nome dell’impresa, nel 2021 ha perso 19 posizioni, arrivando al 20° posto.
Inoltre, l’ultima tendenza in crescita è il criptomining, ossia l’utilizzo di computer e server esterni per attività di mining di criptovalute a vantaggio di terzi non autorizzati. Di contro, sembra essere praticamente sparito il cryptojackn browser-based.
Il malware ha visto un calo del 46% rispetto all’anno precedente (2020), periodo di riferimento per lo studio di OpenText. Il settore più colpito da attacchi virtuali è stato quello manifatturiero, con circa il 54% in più di violazioni di sicurezza della media. Uno dei possibili motivi dietro questo accanimento potrebbe essere la maggiore propensione da parte delle industrie a pagare riscatti per non interrompere la catena della fornitura.
Al secondo posto tra i settori che più spesso di altri entrano nelle mire dei criminali informatici troviamo la Pubblica Amministrazione, con un tasso di incidenza per violazioni di sicurezza del 41%.