Nel 2023 l’investimento nel cloud pubblico aumenterà del 20%

Il cloud pubblico sarà il destinatario della maggior quantità di investimenti per il settore informatico.

Nonostante la salita dei prezzi come risultati dell’inflazione, la tendenza a investire nel cloud non sta rallentando e, anzi, è in crescita, soprattutto per il segmento pubblico.

A dare un contesto del dato è la società di consulenza Gartner che stima che nel prossimo anno, 2023, l’investimento globale in questo segmento crescerà di oltre il 20% rispetto al 2022, arrivando a superare i 591 miliardi di dollari. Naturalmente, la previsione potrebbe risentire di eventuali aggiustamenti di budget destinati al settore informatico, anche se l’ipotesi vedrebbe comunque il segmento cloud come il principale destinatario degli investimenti.

La situazione rappresenta un appoggio per le imprese in questi momenti di incertezza economica e politica, e mette alla prova (spesso con successo) loro capacità di agilità, elasticità e scalabilità.

Il segmento IaaS (Infrastruttura come servizio) è quello che dovrebbe manifestare l’incremento maggiore a fine 2023, aggirandosi intorno al 30% e toccando quota 150 miliardi di dollari. Altre aree in cui si prevedono crescite importante sono:

–        Servizi di processi aziendali in cloud (oltre 65 miliardi di dollari contro i 60 miliardi del 2022)

–        Infrastruttura di applicazioni cloud (PaaS) (da 110 miliardi a 136 miliardi)

–        Applicazioni cloud (SaaS) (da 167 miliardi a 195 miliardi)

–        Amministrazione e sicurezza (da 34 miliardi a 41)

–        Desktop come servizio (DaaS) (da 2 miliardi a 3).

Le previsioni indicano quindi che le imprese continuano a scommettere sulla transizione digitale e sulla modernizzazione informatica, con l’obiettivo di minimizzare i rischi e ottimizzare i costi.