Obiettivo Red Hat: raggiungere zero emissioni di gas effetto serra entro il 2030
Se tutto dovesse andare come pianificato, le emissioni dovrebbero ridursi del 65% entro il 2025 rispetto ai livelli del 2019.
Red Hat intende ridurre a zero le proprie emissioni di gas effetto serra legate alle proprie operazioni al massimo entro il 2030.
Con il proposito di lottare contro il cambiamento climatico, la società specializzata in soluzioni open source ha spiegato che darà priorità agli sforzi di efficientamento energetico e di utilizzo di energie rinnovabili. Nel 2025 dovrebbe poi raggiungere il 75% di elettricità da fonti rinnovabili e, nel 2030, il 90%.
Se tutto dovesse andare come pianificato, le sue emissioni di gas effetto serra dovrebbero ridursi nel 65% per il 2025 rispetto ai livelli del 2019.
La strategia di Red Hat riguarda le emissioni di scope 1 e 2 come anche quelle di scope 3 legate al consumo elettrico in data center di terzi.
Per promuovere miglioramenti tra i fornitori e lungo la catena del valore, la società richiederà di mantenere dei propri sistemi di gestione ambientale, svilupperà una metodologia per misurare il consumo energetico dei software e investirà in progetti che permettano di raggiungere gli obiettivi climatici.
“Creando questa roadmap integrale che poggia sulla nostra strategia di cloud ibrido e aperto e che è in linea con gli obiettivi climatici generali di IBM, ridurremo il nostro impatto sull’ambiente e aiuteremo a custodire il pianeta per le generazioni che verranno”, assicura Matt Hicks, CEO e presidente della società.
“Tutti abbiamo un ruolo nella riduzione della nostra impronta ambientale e questo è solo uno dei tanti modi in cui possiamo agire per fare la nostra parte come Red Hat”, commenta poi.
Red Hat documenterà la propria evoluzione e renderà pubblico quanto rilevato tramite un rapporto annuale di ESG e sulla propria pagina web.