Pantone, in arrivo un abbonamento per usare i suoi colori su Photoshop, InDesign e Illustrator
Il sistema di codificazione di colori, Pantone, da decenni è considerato lo standard universale nel settore dell’identificazione e del riconoscimento di toni cromatici.
Pantone, la società di stampa commerciale fondata in New Jersey a metà degli anni ’50 e che ha trasformato il proprio nome nel sinonimo di codici di colori universali, lancerà a breve un abbonamento mensile di 15 dollari per poter usare i suoi colori registrati come proprietà intellettuale sui programmi della piattaforma Adobe come Photoshop, InDesign e Illustrator.
L’annuncio si somma così alla tendenza del momento del XaaS (Everything as a Service) che ha trasformato in servizi ad abbonamento mensile o annuale qualsiasi tipo di prodotto o servizio, dalle suite per ufficio (si è passati da pagare per i CD con Microsoft Office a pagare un abbonamento periodico per Office 365) ai servizi di streaming multimediale (per cui il passaggio in questo caso è stato da noleggiare o acquistare CD e DVD a iscrizioni su Spotify o Netflix).
I codici cromatici di Pantone permettono di identificare universalmente toni concreti di colore a cui diversi produttori, fornitori e clienti fanno spesso riferimento, in modo univoco, quando si tratta di scegliere un colore. In ambito digitale, questi colori sono disponibili sulle applicazioni di Adobe, il che ne agevola l’utilizzo come standard del settore.
Anche se esistono altri standard nella rappresentazione e codificazione dei colori, con il più noto che è il CMYK, sigla in inglese dei colori ciano, magenta, giallo e nero, lo standard Pantone viene visto come superiore poiché non richiede una miscela di diversi colori, il che è visto come più affidabile da designer e progettisti grafici.
Lo scorso mese di giugno, Pantone ha annunciato la decisione di modificare il proprio modello di business in modo tale che i colori precaricati su Adobe potessero essere disponibili solo per quegli utenti con un abbonamento mensile di 15 dollari (o 90 dollari l’anno). Per avere accesso a questi colori, bisognerà quindi ottenere una licenza tramite la piattaforma Pantone Connect e poi installare il plugin tramite Adobe Exchange.
Sempre in tema, Pantone e Adobe hanno deciso comunemente di ritirare centinaia di colori dalla palette delle applicazioni per effettuare alcuni dovuti aggiornamenti.