Pericolo default per El Salvador dopo l’adozione del Bitcoin come co-moneta nazionale
El Salvador sul bordo del default dopo l’adozione del Bitcoin come moneta co-ufficiale.
La controversa decisione del presidente salvadoregno Nayib Bukele di trasformare la criptomoneta in valuta legale, insieme al dollaro americano, sta mettendo a repentaglio l’economia del piccolo paese sudamericano. A meno di un anno da quella decisione, la situazione economica sta peggiorando sensibilmente, mentre la quotazione del Bitcoin è crollata fino al 55% dal picco massimo raggiunto lo scorso mese di novembre e cedendo un 30% in questo inizio di 2022.
Intanto El Salvador si trova a dover pagare cedole per circa 800 milioni di dollari in scadenza ad inizio 2023, ma con il continuo deficit fiscale del paese e l’incessante aumento del rendimento dei titoli, non sembra possibile che lo stato riesca a far fronte a questo pagamento.
Prospettive di crescita
La Banca Mondiale stima che nel 2022 l’economia salvadoregna crescerà del 2,9% mentre nel 2023 la crescita sarà solo dell’1,9%: si delineano quindi prospettive poco propizie, soprattutto se agenzie di rating come Moody’s tacciano come poco credibili i piani di finanziamento del governo di Bukele. Inoltre, ennesima fumata nera per l’accordo tra El Salvador e il Fondo Monetario Internazionale per un aiuto economico da 1,3 miliardi di dollari.
Tutte queste circostanze rendono ancora più improbabile la solvibilità dello stato, visto che il presunto salvataggio dell’economia nazionale che aveva portato all’adozione del Bitcoin come moneta co-ufficiale non sta dando alcun tipo di risultato positivo per un paese che non può fare nulla per fermare la volatilità della famosa criptovaluta (in quanto completamente decentralizzata) e del dollaro americano, altra moneta di corso nel paese sudamericano.
E poiché El Salvador non emette nessuna delle due monete, può fare ben poco per limitarne le fluttuazioni.