Samsung estende il suo programma self-repair
Il programma permette agli utenti di smartphone Galaxy di accedere a pezzi originali per sostituire componenti chiave: schermo, cristallo posteriore, slot di ricarica, speaker, slot SIM e tasti laterali.
Samsung ha deciso di estender e arricchire il proprio programma Self-Repair, un’iniziativa che aveva fatto capolino ormai un anno. fa La multinazionale coreana ora estende significativamente la portata del programma, arrivando a raggiungere capillarmente praticamente tutta Europa e inglobando nell’iniziativa altri 30 paesi, tra cui Danimarca, Grecia, Ungheria e Portogallo. Per di più, Samsung ha allargato la gamma di dispositivi che possono godere del programma, offrendo così agli utenti più opzioni per prolungare la vita utile dei propri prodotti.
Tra le ultime aggiunte al programma di auto-riparazione si trovano gli smartphone pieghevoli Galaxy Z Flip5 e Galaxy Z Fold5 e presto saranno disponibili pezzi di ricambio per la serie Galaxy S23, la serie Tab S9 e la serie Galaxy Tab S9 FE. Questi dispositivi vanno ad integrare la lista di dispositivi già coperti dal programma che comprende: Galaxy S20, S20+ e S20 Ultra; Galaxy S21, S21+ e S21 Ultra; Galaxy S22, S22+ e S22 Ultra; Galaxy S23, S23+ e S23 Ultra; Galaxy Tab S9, Tab S9+ e Tab S9 Ultra; Galaxy Tab S9 FE e Tab S9 FE+; Galaxy Book Pro da 15 pollici e Pro 360, anch’esso da 15 pollici.
Questo programma pioneristico offre ai proprietari di smartphone Galaxy la possibilità di accedere a pezzi originali per sostituire componenti chiave come schermo, vetro posteriore, slot di ricarica, speaker, lo slot SIM e i tasti laterali. In caso di dispositivi Galaxy Book, è prevista la sostituzione del telaio anteriore e posteriore, dello schermo, della batteria, del touchpad, del tasto di accensione con lettore di impronta digitale, dei piedini di gomma, delle ventole e degli speaker.
Oltre a garantire l’accesso a componenti di ricambio, Samsung ha poi adottato una misura in più per incentivare gli utenti a effettuare da sé le riparazioni. La società permetterà agli utenti di conservare tutti gli strumenti di riparazione offerti, il che li pone nella condizione di affrontare qualsiasi problema che possa sorgere in futuro. Questa strategia non solo dà agli utenti autonomia nelle riparazioni, ma supporta anche l’idea della circolarità dei prodotti, aumentando di gran lunga il ciclo di vita e dando un contributo tangibile alla questione ambientale. In un mercato in cui la sostenibilità e la responsabilità ambientale sono temi critici, l’espansione del programma Self-Repair di Samsung rafforza il suo impegno verso la durabilità e la gestione sostenibile dei propri prodotti.