Si riduce l’attrattività per investimenti in Europa
I flussi di investimenti diretti esteri in UE hanno registrato un calo del 66% ne 2021 rispetto al periodo precedente
Secondo quanto riportato in uno studio di BusinessEurope, ente che riunisce diversi tessuti imprenditoriali comunitari, l’attrattività per investimenti in Europa sta calando. Il rapporto annuale “Reform Barometer 2023” a cura di BusinessEurope si concentra sulle minacce per la concorrenza globale rispetto all’UE e vengono indicati dati allarmanti. I flussi di investimenti diretti esteri in UE sono crollati del 66% nel 2021 rispetto al 2019, mentre negli Stati Uniti il dato cresce del 63%.
Il numero di progetti di investimenti nuovi in UE è calato del 15% tra il 2021 e il 2022, rispetto alla crescita del 18% in USA nello stesso periodo. Oltre il 90% dei componenti di BusinessEurope considera che, a paragone dei competitor globali, il contesto di investimento in Europa è meno attrattivo rispetto a tre anni fa.
Le sfide del prezzo dell’energia e del contesto normativo
Una percentuale simile ritiene che il prezzo dell’energia sia il principale ostacolo per il mondo degli investimenti in Europa e il principale fattore del peggioramento della concorrenza dell’UE negli ultimi 3 anni. I prezzi all’ingrosso di gas naturale, in Europa, sono aumentati di circa il 1100% tra il 2019 e il picco massimo del 2022, rispetto al valore al 200% in Stati Uniti e al 100% in Giappone.
Il contesto normativo è percepito come il secondo delle tre sfide principali da almeno il 60% dei membri di BusinessEurope. In tal senso, la maggior parte di questi considera gli oneri normativi come più alti in Europa rispetto alla maggior parte delle economie sviluppate.
Per Fredrik Persson, presidente di BusinessEurope, “il settore dell’UE vive un importante deterioramento delle condizioni generali. Il nostro rapporto mostra come le imprese europee si trovano a dover fare i conti con l’aumento dei prezzi dell’energia sul lungo periodo che sono più elevati di quelli di altri principali competitor, situazione che si estende al rapido aumento degli oneri normativi. Il generoso appoggio al settore osservato in altre regioni, come l’Inflation Raduction Rate degli Stati Uniti, porta gli investimenti via dall’UE”.
La situazione pone una serie di ostacoli per l’UE in termini di competitività e di attrattività rispetto agli investimenti esteri. L’UE deve agire per risolvere queste problematiche e migliorare il contesto aziendale. Tra le misure proposte per migliorare la situazione troviamo la riduzione dei costi energetici e la revisione del contesto normativo.