StorPool rivoluziona il block storage su AWS
La società bulgara è specializzata nello storage distribuito a blocchi in cloud e la stessa Amazon Web Services ne ha riconosciuto il potenziale.
StorPool è una società di software bulgara nata nel 2011. Non si considera una start-up, piuttosto una società che si è specializzata nel tempo in archiviazione definita da software a blocchi, il tipo più richiesto dalla maggior parte delle applicazioni e servizi con dati distribuiti.
Il suo software di archiviazione si concentra principalmente sull’archiviazione primaria, ma la società assicura che può anche essere applicata ad altri livelli Tier, tra cui back-up.
Dal momento della fondazione della società, è stata sviluppata da zero una piattaforma proprietaria eseguibile in modo indipendente rispetto all’hardware utilizzato poiché definita tramite software, e che così risulta capace di trasformare qualunque server standard in un sistema di archiviazione di gamma alta.
Ce lo ha raccontato Boyan Ivanov, CEO di StorPool, in occasione dell’evento IT Press Tour, celebrato questa settimana a Parigi nella sua 45° edizione, un incontro con la stampa specializzata in tecnologia e imprese innovatrici di punta, anche se non ancora così note ai molti.
Il potenziale della piattaforma di StorPool è tale che la stessa Amazon Web Services ha ammesso di non riuscire a stare al passo con i ritmi attuali, motivo per cui ha optato per l’aggiunta di StarPool nella lista di servizi compatibili per i propri clienti in modo tale che ne possano sfruttare la piattaforma di archiviazione.
“La piattaforma vanta una vasta gamma di funzioni ed è scalabile, vogliamo che diventi il sistema di block storage più veloce ed efficiente che esista, grazie anche alla propria autonomia rispetto a qualsiasi hardware utilizzato, anche a livello di sistemi AWS”, spiega Ivanov.
La cosa certa è che StorPool può essere sfruttato in ogni sistema, sia in cloud pubblico sia nel cloud privati, grazie ad un modello in abbonamento e di pagamento secondo uso sulla base dei volumi di dati gestiti.
In un caso standard di AWS, ad esempio, la piattaforma StorPool è in grado di realizzare un milione di operazioni di entrata/uscita al secondo per cui, in media, è 10 volte più veloce che qualsiasi altra soluzione disponibile nel provider di cloud pubblico. Inoltre, la latenza offerta da StorPool è la metà di quella dei dispositivi di archiviazione NVMe standard.
Entrambi i parametri (IOPS e latenza) determinano la performance di qualsiasi applicazione o servizio. A questi, bisogna poi aggiungere una protezione di dati end-to-end che, secondo gli esponenti qui presenti, assicurano l’integrità dei dati archiviati. Tra gli svariati casi d’uso, assumono particolare rilevanza gli “snapshot” delle informazioni gestite in sedi distribuite al fine di migliorare la protezione da attacchi ransomware o altro tipo di minaccia informatica che può portare alla perdita delle informazioni in qualunque di queste sedi.
Tra i principali partner e clienti della società, citiamo Atos, Dustin e Katapult, anche se con l’ultima aggiunta al portafoglio di AWS, la piattaforma di distributed storage di StorPool sarà sicuramente adottata da un maggior numero di imprese che hanno bisogno di eliminare le classiche strozzature tipiche dell’archiviazione con servizi e applicazioni tradizionali.