Questa è la cifra avanzata da IDC che dovrebbe raggiungere il mercato globale nel 2027.
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Questa è la cifra avanzata da IDC che dovrebbe raggiungere il mercato globale nel 2027.
La società inizia il suo anno fiscale 2025 con entrate oltre i 939 milioni di dollari, per una crescita del 39%.
Quintauris catalizzerà l’adozione globale dell’architettura RISC-V, progettazione di chip open source basato su RISC.
IDC prevede un miglioramento del 20% per il prossimo anno contro il calo del 12% del 2023.
La tecnologia EUV utilizzata nella produzione di Intel 4 è tra le più avanzate in campo di semiconduttori ed è fondamentale per tecnologie quali IA e 5G.
Il governo cinese ha in programma di investire circa 100 miliardi di dollari in quello che sembra essere il tentativo di assumere su di sé oltre la metà della produzione mondiale di chip.
Nonostante il calo registrato nel mercato dei semiconduttori, gli esperti nutrono comunque la speranza di una ripresa nel medio termine.
Gartner stima che la cifra finale si aggirerà intorno ai 532 miliardi di dollari contro i quasi 600 miliardi del 2022.
Con l’intensificarsi della guerra dei chip, Samsung prevede di investire circa 230 miliardi di dollari in questo progetto.
La transizione verso processori propri ne ha ridotto le spese, ma continua a essere il principale acquirente annuale davanti a Samsung Electronics.
Insieme le due società svilupperanno soluzioni per modelli di intelligenza artificiale iperscalabili.
Proprio come IC Insights, si attendono mesi difficili per il mercato dei chip. La previsione sulle entrate complessive fa trasparire un calo del 3,6% anno su anno con il settore che dovrebbe chiudere sotto i 600 miliardi.
L’obiettivo della Legge Europea sui Semiconduttori è il raggiungimento della produzione europea di chip pari al 20% del totale mondiale.
Insieme stabiliranno obiettivi di decarbonizzazione a breve e lungo termine, con l’intento di raggiungere net zero per il 2050.
L’interesse di Apple per diversificare geograficamente la propria produzione ha portato la società a trasferire parte di questa in India o Vietnam.
Sorgerà nella città giapponese di Utsunomiya e coprirà una superficie di 70 mila metri quadrati. Sarà operativa dal 2025.
Nella joint venture dal valore di 30 miliardi di dollari, Intel è titolare del 51% delle quote, mantenendo quindi il controllo operativo del progetto in partnership con Brookshield.
Il piano per il rilancio del settore della produzione interna di microchip è supportato da piani di investimenti multimilionari di imprese come Micron o Global Foundries.
TSMC sarebbe disposta a interrompere la produzione in caso di un’invasione di Taiwan da parte della Cina.
Taiwan, primo produttore al mondo di semiconduttori e microchip, si vede minacciato dalle tensioni con la Cina che intende inglobarlo sotto il proprio dominio.
Il fatturato per il primo trimestre del gigante dei semiconduttori si è fermato a 18,4 miliardi di dollari.
Gli stabilimenti giapponesi di microchip non hanno subito danni a seguito del recente terremoto avvenuto in Giappone, per cui la produzione non sarà interrotta.