Verso gli 8 miliardi di dollari in perdite per frodi in roaming
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Juniper Research comunica un aumento nel numero di azioni fraudolente collegate alle sottoscrizioni di servizi 5G.
Con il 5G che si fa sempre più strada nelle nostre vite, utenti e operatori non ne ricevono solo i vantaggi. Esistono infatti anche alcuni lati negativi. Uno di questi è l’utilizzo per scopi fraudolenti della natura virtuale delle nuove reti da parte di criminali informatici per lanciare i propri attacchi.
Juniper Research riporta un aumento nel numero di frodi legate alle sottoscrizioni di servizi 5G. I truffatori creano sottoscrizioni con informazioni false, utilizzano i dati di roaming in modo anonimo e sostengono costi senza volerli poi coprire.
La conseguenza è che gli operatori si trovano senza sapere dove ricuperare i soldi del roaming. Gli esperti stimano che nel 2028 le perdite mondiali per frodi in roaming toccheranno gli 8 miliardi di dollari.
Il traffico dati fraudolente causerà circa l’80% delle perdite su roaming di cui dovranno farsi carico gli operatori telefonici, sostiene Juniper Research.
“Gli operatori devono adottare firewall e misure per monitorare specificamente la rete 5G tali da offrire un’analisi in tempo reale delle attività e del registro di identità”, consiglia la ricercatrice Rosie O’Connor. Con i servizi di mitigazione adeguati, gli operatori potranno rilevare in tempo reale l’attività fraudolenta e bloccare le sottoscrizioni sospette.
“Solo allora gli operatori potranno identificare in modo efficiente le frodi sulle 100 milioni di connessioni di roaming 5G previste nel mondo nel 2024”.