Zuckerberg annuncia 11 mila licenziamenti a Meta

L’organico di Meta passerà quindi da 87 mila a 75 mila dipendenti, nonostante proprio quest’anno la società abbia assunto 27 mila nuove persone per il metaverso. I licenziamenti annunciati rappresentano i 13% dell’organico totale.

Mark Zuckerberg, CEO di Meta (società a capo di Facebook, WhatsApp, Instagram e Oculus) ha reso noto tramite un comunicato ufficiale il licenziamento di 11 mila dipendenti di Facebook, pari al 13% del numero totale di lavoratori.

Zuckerberg riconosce il proprio errore di aver mal interpretato il picco del commercio elettronico di inizio pandemia, che difatti non ha costituito poi una vera e propria tendenza a lungo termine e senza l’accelerazione sperata dall’imprenditore di piattaforme social.

Stando alle sue parole, il commercio elettronico è tornato ai livelli pre-pandemici, ma ora sia la recessione economica, sia l’aumento della concorrenza e la minore potenza del mercato pubblicitario hanno determinato una riduzione delle entrate che sarebbero potute andare eccessivamente al di sotto delle aspettative della società.

Con i licenziamenti annunciati, ora l’organico di Meta passa da 87 mila unità a 75 mila, posizione in contrasto con i 27 mila nuovi talenti assunti nel corso del 2020 e 2021, decisione questa dallo stesso Zuckerberg quando aveva deciso di puntare sul metaverso.

Questo ecosistema digitale in cui la realtà aumentata funge da principale agorà per celebrare relazioni digitali non sembra suscitare il successo atteso. Il numero di utenti, molto al di sotto di quanto stimato inizialmente, rappresenta una delle principali barriere all’ingresso in questo ecosistema. Altro ostacolo è senza dubbio il prezzo elevato dei dispositivi necessari: visori e occhialini di realtà virtuale hanno prezzi sui 1.000 dollari e rappresentano una barriera all’accesso di vaste fasce della popolazione, altro motivo per cui gli utenti del metaverso sono ancora pochi.

Questa circostanza, sommata al fatto che il ritorno alla normalità post-pandemica ha cambiato le abitudini di uso della tecnologia e degli ecosistemi digitali sarebbero le ragioni finali che, per eccesso di ottimismo, hanno portato Zuckerberg a tornare sui suoi passi e alla triste decisione di ristrutturare l’organico.